A cosa serve il comparatore? E come si usa? Ecco una guida di base
Come ben sai, esistono diversi strumenti di misurazione che puoi utilizzare per gestire al meglio i tuoi progetti di precisione. Uno di questi si presenta con un nome che ti aiuta a capire esattamente a cosa serve. Stiamo parlando del comparatore (qui trovi i modelli Ineco), un utensile che ti consente di confrontare una dimensione misurata con un dato di riferimento.
Il comparatore non ti restituisce il valore assoluto di una misura ma te lo paragona con un altro dato specifico. Come puoi facilmente intuire, stiamo parlando di un utensile molto importante per chi ha bisogno di lavorare sulla metrologia di precisione. L'importante è sapere bene di cosa stiamo parlando, come si utilizza questo utensile e cosa puoi ottenere.
Cos'è il comparatore, una definizione
Per comprendere al meglio le potenzialità di questo strumento possiamo dare una prima definizione del comparatore. Questo tool è costituito da un misuratore digitale o analogico in grado di registrare variazioni dimensionali, anche minime.
Si può utilizzare per determinare scostamenti, tolleranze o deformazioni rispetto a un campione o a una quota determinata in precedenza. Per capire cos'è e come funziona basta analizzare il suo meccanismo di base: lo spostamento di un'asta cilindrica in una guida tubolare permette di ottenere la differenza tra il parametro di riferimento e la misurazione.
Qual è il principio di funzionamento?
Il concetto è molto semplice: uno spostamento lineare, anche millimetrico, viene registrato e riportato su un misuratore di precisione. Che può essere analogico, con una lancetta che ruota su un quadrante graduato, o digitale con quadrante e lettura numerica. Il punto essenziale da ricordare è questo: il comparatore non misura la dimensione assoluta.

La differenza viene indicata rispetto a un valore di riferimento. Nei comparatori analogici con quadrante rotondo, come i modelli Accud a corsa lunga che trovi anche su Ineco, un giro completo di indice corrisponde ad uno spostamento di 1 mm e il quadrante interno indica il numero di giri effettuati durante la misurazione. La corsa lunga e il gambo da 8 millimetri aiutano a ottenere la misurazione corretta per i tuoi lavori di precisione in officina.
La differenza tra comparatore millesimale e centesimale
La differenza tra questi due strumenti è semplice: l'ultimo, il modello centesimale, ha una risoluzione di misurazione pari a 0,01 mm mentre il primo raggiunge quota 0,002 mm. Questo significa che il comparatore millesimale è perfetto per misurazioni di precisione estrema, che raggiunge il millesimo di millimetro. Non sempre questo standard è indispensabile, in molte circostanze può essere sufficiente il modello centesimale. Che sicuramente è più economico del precedente.
Quali sono le principali tipologie di comparatore?
Oltre alla differenza tra comparatore millesimale e centesimale, abbiamo la grande divisione tra tipologie di meccanismo alla base dello strumento: analogico o digitale. Di sicuro, il primo è un attrezzo solido ed efficace. Soprattutto se acquisti un modello resistente agli urti. Quindi con una copertura speciale che rende il meccanismo adatto agli usi gravosi.
Tutti i meccanismi vengono realizzati in acciaio inossidabile per garantire massima durata all'attrezzo ma se hai bisogno di una soluzione di precisione estrema e, al tempo stesso, di facile lettura puoi scegliere il comparatore digitale. Che ha un grande vantaggio rispetto ai modelli analogici: la possibilità di essere collegato al PC per un'ulteriore elaborazione dei dati.
Senza dimenticare che esistono anche i modelli con grado di protezione IP65 contro acqua e polvere. Al netto di questa differenza tra analogico e digitale abbiamo altre opzioni da prendere in considerazione per lavori specifici:
Come si utilizza questo strumento di precisione?
In primo luogo bisogna fissare bene lo strumento in modo da poter verificare profondità e differenze in modo chiaro. Per questo, uno degli strumenti fondamentali per utilizzare il comparatore è il supporto che può essere flessibile o articolato: questo optional è fondamentale per gestire l'attrezzo di misurazione nel miglior modo possibile.

Poi devi scegliere il puntalino: può essere piatto, sferico, ovale. I dettagli fanno la differenza. Tutto dipende da cosa devi misurare, in ogni caso puoi trovare tutti gli strumenti per misurare questi passaggi nella sezione comparatori di Ineco.