
Come acquistare un compressore ad aria, quale scegliere?
Vuoi scoprire come scegliere compressore ad aria? Questa è una buona idea perché è importante acquistare il modello giusto nel momento in cui decidi di aver bisogno di uno strumento capace di esprimere al meglio la caratteristica chiave di questo elettroutensile: emettere un getto d'aria ad alta pressione per scopi differenti.
Infatti il compressore ad aria può essere utilizzato semplicemente per tutti i lavori in cui c'è bisogno di un getto d'aria potente (ad esempio dopo aver passato la levigatrice elettrica per togliere la polvere) ma anche per gonfiare pneumatici, verniciare, spruzzare acqua e altro ancora. Può sembrare facile decidere ma ci sono delle regole da rispettare per capire come scegliere un compressore ad aria professionale.
Qualità e ampiezza del serbatoio
Il serbatoio è un elemento discriminante fondamentale per capire come scegliere un compressore ad aria. Perché questo elemento, che è semplicemente un vano in cui si immagazzina l'aria, permette di dare autonomia e comodità d'uso alla tua attività.
Un serbatoio grande (pari e oltre i 100 litri) è pensato per usi quotidiani e intensivi, per molte ore. Chi fa un uso occasionale del compressore può scegliere anche un modello con serbatoio più piccolo. Ci sono anche compressori senza serbatoio, con motore che rimane sempre in funzione per far emettere il getto d'aria necessario.
Potenza del motore usato dal compressore
Appare chiaro un punto: se devi eseguire lavori in cui c'è bisogno di una potenza elevata e costante devi scegliere un compressore per l'aria con un motore a benzina, più potente di quello elettrico. Che sicuramente è meno inquinante e più pratico da usare.
Ma non da spostare in modo del tutto indipendente perché il modello elettrico, oltre a essere tendenzialmente, meno potente è anche vincolato alla presa elettrica e al relativo cavo. A prescindere dal tipo di alimentazione, ricorda che c'è una differenza tra
- Trasmissione a cinghia e coassiale.
- Blocco motore mono e bicilindrico.
Nel primo caso, la trasmissione, ricordiamo che è preferibile la cinghia per gli usi intensivi. Il blocco motore bicilindrico, poi, è dedicato a un uso semi-professionale.
Questa caratteristica, insieme alla potenza generale del motore, incide sulla portata dell'aria espressa dal compressore (quanta aria viene espulsa) in litri/minuto. Un parametro superiore viene utilizzato per applicazioni professionali o vicine a questo livello, come ad esempio le operazioni di sabbiatura e quelle utili per la sparachiodi da falegname o l'avvitatore ad aria compressa per le officine meccaniche.
Comodità d'uso, peso ed ergonomia
Altro parametro da considerare: cosa vuoi fare con questo compressore? Esistono modelli adatti a ogni condizione, ad esempio puoi scegliere un modello piccolo per gonfiare cuscinetti e materassini oppure uno per verniciare un'automobile.
Questa condizione porta a una riflessione fondamentale: il peso. Un compressore può essere portatile, anche di pochi chili, e senza serbatoio. Quindi con alimentazione continua. Altri modelli hanno un motore più potente ma, soprattutto, un serbatoio più grande e quindi un peso superiore e si possono spostare solo per brevi tratti sulle ruote.

Le soluzioni professionali, quelle adatte a officine e falegnamerie specializzate, sono invece fisse. Per i lavori più piccoli, e se ti serve un modello portatile, puoi scegliere una soluzione come quella proposta dal catalogo Ineco: Mini compressore portatile 20V.
Accessori del compressore già inclusi
Questo non è un aspetto secondario per capire come scegliere un compressore: coi sono già degli accessori inclusi? A parte il classico cavo di prolunga a molla, resistente e pratico, il compressore può essere arricchito con pistola lunga e corta per gestire il getto d'aria o liquido in punti specifici.
Poi ci può essere, nella confezione, il manometro per gonfiare le ruote e aerografo. Con quest'attrezzatura puoi verniciare, pulire, gonfiare senza alcun problema.