Vai direttamente ai contenuti

Cosa sono i rivetti e quando si usano

08 Mar 2024

Per unire due elementi in metallo (ma non solo) spesso utilizziamo una tecnica che in alcuni casi può fare la differenza: quella dei rivetti. Che possono ottenere lo stesso risultato di una saldatura se il lavoro vene eseguito a regola d'arte.

Però non è una tecnica di unione definitiva: il vero vantaggio di una rivettatura è che puoi lavorare su un piano ibrido, a metà strada tra la fusione totale e l'unione tramite bulloni e viti, molto utili ma preda di instabilità dovuta a vibrazioni.

Vibrazioni che in molte circostanze tendono a svitare i vari elementi. Insomma, bisogna prendere in considerazione la possibilità di utilizzare i rivetti nelle tue attività meccaniche. Ecco casa sapere in più rispetto a questi strumenti.

Cos'è un rivetto e a cosa serve

Il rivetto - spesso noto come borchia - è uno strumento di fissaggio meccanico permanente che viene usato per unire due o più parti. Presenta un corpo cilindrico con una testa bombata ad un'estremità e un elemento simile a un chiodo all'altra.

Il corpo del ribattino viene inserito in un foro nei pezzi da unire: attraverso il meccanismo di chiusura, questo cilindro si deforma creando così una seconda chiusura. Che rimane solida e impossibile da rimuovere se non con strumenti adeguati.

Ad oggi, la rivettatura resta una delle soluzioni migliore per creare strutture solide sottoposte a stress importanti e trazioni meccaniche, bypassando metodi più impegnativi come la saldatura. Che è più sicura ma difficile da realizzare.

Come è composto e costruito un rivetto?

Molto dipende dall'elemento che stiamo analizzando, esistono diverse tipologie di rivetti. Però in linea di massima, questo strumento è realizzato in acciaio inox anche se esistono modelli in alluminio, ottone e addirittura plastica.

Dipende molto dall'effetto che vuoi ottenere sia in termini di resistenza che di aspetto estetico. Lunghezza e diametro sono misure influenzate dall'applicazione che ne vuoi fare, mentre la testa può essere piatta, bombata o a fungo. Cosa cambia?

Nel primo caso hai un effetto estetico migliore, mentre con la seconda ottieni una resistenza maggiore. Non a caso nel comparto navale e nelle costruzioni edili o aeronautiche si possono notare spesso la presenza proprio di questi rivetti. Esistono quelli a tenuta stagna per impieghi particolari ma non offrono vantaggi per impieghi standard..

La differenza tra rivetti e ribattini

Questi termini vengono utilizzati come sinonimi ma ci sono delle differenze in termini di inserimento e chiusura. Mentre il primo (noto come rivetto a strappo o cieco) è un elemento meccanico che prevede la chiusura del metallo a formare un blocco anche se non abbiamo accesso alla controparte, il ribattino prevede quest'azione mediante l'uso di un martello. 

Quali sono i vantaggi e i campi d'uso

I rivetti hanno, come accade spesso in questi casi, dei pro e contro. Spesso si utilizzano per unire due lastre di metallo anche se esistono soluzioni per legno e altri materiali teneri. Ma quali sono i vantaggi sostanziali dei rivetti?

  • Solidità: i rivetti permettono di effettuare dei fissaggi duraturi, stabili e capaci di ottenere un risultato permanente nel tempo, a prova di urti e vibrazioni.

  • Resistenza: i rivetti permettono di ottenere delle qualità importanti in termini di resistenza nel tempo. Anche perché questi elementi vengono realizzati in acciaio inox, non soggetto a ossidazione.

  • Semplicità: rispetto ad altre tecniche di unione, la rivettatura è molto semplice da effettuare e permette di unire due blocchi in poco tempo, senza grandi attrezzature.

  • Reversibilità: una volta messi, i rivetti non si possono togliere facilmente. Ma se vuoi separare i blocchi puoi sempre farlo con delle operazioni che mirano a distruggere il rivetto stesso.

Esistono degli svantaggi all'uso dei rivetti? Di sicuro non sono ideali dal punto di vista estetico dato che, in un modo o in un altro, le teste dei rivetti si vedono sempre. Poi, non è l'ideale se i due blocchi devono essere smontati spesso.

Come mettere (e togliere) rivetti e ribattini

In primo luogo devi forare le lastre che vuoi unire con delle punte adeguate. Usa un buon accessorio per la foratura (puoi trovare tutto su Ineco, guarda nella sezione elettroutensili e punte per trapano) e poi mantieni i pezzi allineati.

rivettatrice

Puoi farlo serrando le giunture con le pinze a pappagallo o dei morsetti. A questo punto scegli il rivetto adatto al foro, inserisci la parte cilindrica e con la rivettatrice (accessoriata con il nottolino dello stesso diametro) tira l'elemento chiodato.

Un po' di pressione e il rivetto è messo, sigillato. Ricorda che oltre alla classica rivettatrice manuale puoi utilizzare anche quella con testa orientabile per arrivare nei punti difficili. Per i ribattini si utilizza un meccanismo diverso: devi martellare l'estremità opposta alla testa. Ti stai chiedendo come togliere un rivetto? Devi solo utilizzare un trapano e perforare.

Grazie per l'iscrizione

this is just a warning
Accedi
Carrello
0