Qual è la differenza tra vetro temperato e normale (ricotto)?
Quando devi portare a termine un lavoro di manutenzione in casa o in azienda, è sempre importante conoscere la differenza tra vetro temperato e quello normale (noto anche come vetro ricotto). Bene, la risposta è semplice: il processo di produzione di queste lastre è differente e, nel caso del vetro temperato, consente di ottenere delle proprietà fisiche superiori.
Ma soprattutto adatte per determinati usi. La principale differenza è la resistenza: un vetro temperato è adatto alle circostanze in cui è necessario dover puntare su un materiale capace di affrontare sollecitazioni dal punto di vista degli urti.
Ma questo non significa avere di fronte una lastra di vetro infrangibile: è molto più resistente ma non è di certo antiproiettile. Ora andiamo nel dettaglio della questione, ecco quali sono le differenze tra vetro temperato e normale.
Aspetto estetico
Iniziamo questa lista con alcuni elementi che contraddistinguono esteticamente il vetro temperato: è più liscio e uniforme, senza imperfezioni. Quindi è perfetto per arredi e usi interni. Nell'angolo noterai un logo e se guardi con attenzione ti sembrerà di riconoscere un effetto distorsione: è frutto del processo di lavorazione.
Sopporta sbalzi termici
Per creare questo vetro che nasce dalla sabbia silicea setacciata la lastra è stata portata a temperature molto alte (640 gradi) e poi raffreddata con potenti getti di aria fredda. La superficie si raffredda velocemente, il nucleo rimane caldo.
Questo passaggio consente al vetro temperato di sopportare urti con una resistenza meccanica 4 volte superiore a un vetro normale. In più diventa particolarmente efficace nel sostenere temperature elevate, fino a 250 gradi, con relativi sbalzi termici. Quindi il modello temperato, rispetto al vetro float, non teme repentini cambi di temperatura.
Resistenza superiore
Il vetro temperato si ottiene grazie a una lavorazione particolare. Nello specifico, la lastra viene sottoposta a un processo di riscaldamento e raffreddamento rapido che aumenta la sua resistenza agli urti e alle sollecitazioni meccaniche.
Il riferimento normativo da rispettare è noto come UNI 12150 e riguarda vetri piani monolitici di sicurezza di silicato sodo-calcico temprato termicamente. Questo trattamento aumenta la resistenza delle lastre sia agli urti che alla flessione.
Effetto alla rottura
Altra differenza tra vetro temperato e ricotto: cosa accade nel momento in cui si rompono le lastre. Nel primo caso abbiamo una condizione particolare: il vetro temperato si sbriciola creando frammenti piccoli ma arrotondati e non taglienti.
Questo significa che non creano schegge pericolose per l'uomo come avviene nel caso di rottura del vetro normale. Questa condizione di sicurezza riduce significativamente il rischio di tagli e gravi lesioni in caso di incidente sul lavoro o in casa.
Lavorazione differente
Sappiamo che con le giuste punte (tipo quelle Ineco) possiamo forare il vetro. E se non sai come procedere puoi dare uno sguardo a questa guida dettagliata. Ecco però la differenza: un vetro temperato non può essere modificato meccanicamente. Non lo puoi forare e neanche tagliare. Altrimenti si frantuma.